CORSO SINGOLO: È possibile iscriversi all’insegnamento come corso singolo.
CORSO A LIBERA SCELTA: È possibile iscriversi all’insegnamento come corso a libera scelta.
OBIETTIVI DEL CORSO:
L’obiettivo è di fornire gli strumenti necessari a comprendere le potenzialità e le specificità di ogni canale digitale, di come costruire una strategia di comunicazione, ma sempre nel contesto più ampio della strategia dell’azienda.
Attraverso il media planning verrà analizzato come strutturare l’interazione tra i diversi media e canali, cominciando con le pubbliche relazioni.
CONTENUTI:
1. L’ANALISI
La comunicazione è un effetto. L’effetto di una chiara percezione delle motivazioni e degli obiettivi che spingono il soggetto (impresa, istituzione, organizzazione non profit) ad intraprendere un percorso di comunicazione rivolto ai propri target. In assenza di una esauriente analisi delle leve del mktg è possibile che il sistema di comunicazione risulti inefficace.
Il briefing è l’occasione e lo strumento con cui rappresentare e documentare i bisogni percepiti del soggetto.
Note sulla struttura del briefing.
Il decision maker è uno degli interlocutori con cui il comunicatore si interfaccia in questa fase. Precisamente è colui che sceglie il consulente, che avalla la sua proposta, che sostiene economicamente il progetto.
Il consulente (o l’impresa di comunicazione) affronta questa fase forte di competenze distinte e integrabili: la scelta delle parole (claim, pay off, sub head), della punteggiatura, dei colori, dei segni, dei necessari mezzi di comunicazione off e on line. Ma soprattutto di idee.
Il concept è la base della proposta creativa che il gruppo di lavoro ha prodotto. È il risultato di analisi e strategia, tradotto in valori emozionali.
Il comunicatore ha una grande responsabilità sia verso chi gli ha conferito il mandato che verso i destinatari dei messaggi della comunicazione.
2. IL MERCATO
Imprese, Istituzioni, Organizzazioni del non profit adottano un sistema di recruting simile. Con un approccio e sfumature profondamente diverse.
3. LA RICONOSCIBILITÀ
Per quanto ovvio è un aspetto spesso trascurato. Il soggetto che invia segnali di comunicazione deve essere chiaramente individuabile. Occorre pertanto definire con grande precisazione:
- il nome
- il marchio-logo
- il pay off
Questi elementi compongono l’identità visiva della stazione emittente.
La campagna di comunicazione deve assolvere funzioni precise e rispondere a requisiti chiari.
La pianificazione presuppone una profonda conoscenza dei mezzi on e off line e dei loro target su cui orientare la campagna.
4. RICERCA DEL NOME E TUTELA DEL MARCHIO
Allo slancio creativo deve corrispondere la verifica della possibilità di usare un nome e di elaborare un marchio.
Concetto di proprietà intellettuale.
Restyling di un marchio.
5. MANUALE DI IMMAGINE COORDINATA
Cosa è e come funziona.
6. LA GESTIONE DEL MERCATO
Concetto di speculativa.
Relazione tra Comunicazione e Sensibilizzazione.
Ruoli e funzioni di una impresa di comunicazione.
7. CONCETTO DI EVENTO
Un approccio moderno per rendere efficace un incontro.
METODOLOGIA DIDATTICA:
Lezione frontale con costanti riferimenti a casi reali.
Discussione e confronto in tempo reale.
INTEGRAZIONE STUDENTI NON FREQUENTANTI:
Non è previsto alcun programma integrativo; tuttavia è opportuno che gli studenti non frequentanti prendano visione dei materiali caricati nel corso delle lezioni sulla piattaforma didattica.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA:
La prova testerà la creatività individuale. Prevede la creazione di un claim partendo da uno schema numerico personale e dunque distintivo.
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA:
Marchi di Geppi Deliso /Lupetti
Creatività e Pubblicità di Geppi Deliso /Francoangeli
RICEVIMENTO STUDENTI: